Mangiarsi il grano in erba.
Dimostrare scarsa parsimonia, eccessivo consumo di un bene. Si pensa che provenga dal fatto che in passato si usava vendere il raccolto quando ancora non è giunto a maturazione.
Dimostrare scarsa parsimonia, eccessivo consumo di un bene. Si pensa che provenga dal fatto che in passato si usava vendere il raccolto quando ancora non è giunto a maturazione.
Prendere in giro, ingannare. Indurre qualcuno, attraverso inganni o raggiri, a fare quello che si vuole (senza che ne sia consapevole). Si pensa che l'espressione faccia riferimento alla possibilità di prendere un bue per il naso per condurlo (disciplinatamente) dove si vuole.
Farla lunga, indugiare in modo da non arrivare ad una conclusione e lasciare le cose come stanno. L'aia (cortile interno delle fattorie) è uno spazio troppo piccolo per "condurre" (menar) il cane, il quale necessita di spazi decisamente più ampi.
Puntualizzare (spesso eccessivamente) una cosa per evitare che ci siano dubbi. Essere molto scrupoloso, preciso.
In passato la "i" veniva riportata senza il puntino. Quando alcuni cominciarono ad utilizzarlo (per meglio distringuere la lettera dalle altre) essa parve una meticolosità esagerata.
Fare una cosa con troppo anticipo ovvero che dovrebbe essere fatta solo dopo un'altra. Occuparsi di una cosa con troppo anticipo creando, spesso, inutili difficoltà. L'espressione usa il paradosso, infatti non ha molto senso mettere dei buoi (da traino) dietro un carro (che deve essere trainato).
Curiosità: E ci sono anche delle curiosità da scoprire.
Essere assolutamente certi di una cosa/affermazione. Al contrario, nella forma negativa si usa per esprimere incertezza e dubbi.
Origine 1: Nel medioevo si usava mettere la mano sul fuoco per attribuire valore di giudizio divino ad una prova.
Origine 2: Deriva da una leggenda romanda: un cittadino tentò di uccidere il Re e, non riuscendoci, si punti bruciando la propria mano sul fuoco
Determinare un evento o influire su una situazione, senza mai mostrarsi o esporsi. La Quinta o teletta (nel teatro occidentale contemporaneo) è l'elemento scenico che serve a delimitare lo spazio scenico. Oltre ad impedire al pubblico di vedere i muri del teatro e il retroscena o altre strutture di servizio, serve a nascondere le numerose attività necessarie allo svolgimento dello spettacolo.