Si riferisce a colui che, infiltrato, favorisce (segretamente) l'interesse di una parte esterna/nemica.
L'origine dell'espressione risale alla guerra civile spagnola quando, il generale Mola, disse che Madrid, attaccata dall'esterno da quattro colonne agli ordini del generale Franco, era attaccata anche dall'interno (quinta colonna) attraverso degli infiltrati.
L'espressione è principalmente utilizzata con riferimento a chi pretende di cambiare qualcosa di immutabile, quando si cerca di fare una cosa difficilissima o impossibile.
Si ritiene che l'espressione trae origine dall'antico “rassettar le gambe ai cani” che identificava l'atto di curare le gambe rotte di questi animali
Rimandare ad un futuro indeterminato o ad un giorno che non verrà mai.
Si tratta di una formula usata dall'imperatore Augusto riferendosi al pagamento dei debitori insolventi (che non avveniva mai). Per Roma, le calende erano il primo giorno di tutti i mesi dell'anno che, generalmente, coincidevano con giorni di pagamenti. Però, nel calendario greco il termine non esisteva. Si trattava pertanto di un giorno che non arrivava mai.
Rimanere inoperosi all'ombra dei successi e delle vittorie del passato. Anticamente l'alloro veniva utilizzato per premiare atleti, poeti o guerrieri particolarmente valorosi.
Controbattere, in modo deciso, una considerazione che non è gradita. Reagire (verbalmente) senza complimenti.
L'origine dell'espressione risale a quando i poeti di un tempo componevano sonetti di risposta conservando le rime del poeta "attaccato".
Boicottare un'attività grazie alla propria assenza. Ritirarsi senza svolgere alcuna attività (sperando in un fallimento dell'attività stessa).
Con "ritiro sull Aventino" si indicò la secessione di alcuni parlamentari che erano contrari al fascismo dopo l'assassionio di Giacomo Matteotti e che si ritirarano dalla vita politica.
Si pensa che l'origine derivi dal colle dell'Aventino dove si ritirarono i plebei durante la lotta contro i Patrizi.
Rimandare una questione (anche in maniera scherzosa) ad una futura resa dei conti, al giorno della vendetta.
L'espressione risale ai tempi dell'antica Roma. Un genio cattivo apparve a Bruto e, per lasciargli intendere che gli Dei non avevano gradito l'uccisione di Cesare, gli si rivolse dicendo "mi rivedrai a Filippi”. Filippi era la località (Tracia) dove Bruto affrontò gli eserciti di Antonio e Ottaviano perdendo la guerra (e togliendosi la vita).
Superare un primo momento di "freddezza" nelle relazioni interpersonali. Affrontare una difficoltà iniziale prendendo l'iniziativa che nessuno osava prendere.
Si pensa che la frase derivi dai barcaioli che, per attraversare un fiume ghiacciato, dovevano prima romperlo per poter "navigare"
Essere molto felici (simile "Toccare il cielo con un dito"). Manifestare la massima felicità
Nel sistema tolemaico, il settimo cielo era il più alto (oltre il quale esisteva solo il Divino. L'espressione è usata sin dall'antichità con Cicerone, Ovidio e Orazio.
Riuscire a risolvere una questione difficile salvaguardando più di un interesse, evitando due pericoli.
L'espressione trae origine da un rompicapo: Un uomo deve attraversare un fiume trasportando da una sponda all'altra una capra, un sacco di cavoli e un lupo. La barca, oltre all'uomo stesso, può contenere però un solo soggetto alla volta, per cui si deve badare a non lasciare da soli il lupo con la capra o la capra con i cavoli. Una soluzione esiste per cui l'uomo salverà sia la capra che i cavoli
Salvarsi nell'ultimo istante, all'ultimo momento o con l'ultimo oggetto disponibile (vedi anche "Per il rotto della cuffia").
L'espressione trae origine dal gioco del calcio: capita che, per interrompere un'azioni pericolosa, si preferisce mandare la palla oltre la propria linea di fondo, concedendo agli avversari un calcio d'angolo (corner in inglese).
Chi si assume tutta la responsabilità. Anche in senso figurativo "dare il primo colpo".
L'espressione è tratto dal Nuovo Testamento dove Cristo difese la donna adultera che stava per essere lapidata “Chi di voi è senza peccato, scagli contro la prima pietra”.
Trovarsi in spazi molto stretti, essere scomodi per via della calca.
L'immagine è quella di acciughe stipate in dei barili di legno per questioni di spazio.
Stare a breve distanza da qualcuno, fare la stessa cosa di qualcuno. Nel ciclismo, per non lasciarsi staccare da chi lo precede, un corridore cerca di mantenere la ruota anteriore della propria bici in corrispondenza di quella posteriore della bici di chi è avanti.
Perona che nuoce suscitando discordia. Sollevare gli uni contro gli altri, seminare discordia (vedi anche "pietra dello scandalo").
L'espressione deriva da una parabola evangelica: Un uomo nemico che di notte seminò la zizzania (o loglio, da cui anche: ”Mischiare il grano col loglio”) in mezzo al grano.
Curiosità: E ci sono anche delle curiosità da scoprire.
Sospettare che qualcuno stia parlando di noi.
Deriva da un'antica credenza secondo la quale nel momento in cui si sente un fischio negli orecchi si è ricordato da qualcuno.
Essere falsi, ipocriti. Ostentare una esagerata integrità morale nascondendo comportamenti non accettati moralmente.
L'espressione deriva dalle sacre scritture dove Gesù paragonò scribi e i farisei ai sepolcri imbiancati (riferendosi all'usanza di imbiancare le tombe perché nessuno le toccasse rendendosi impuro)
Incombente pericolo o minaccia.
Dionisio, detto "il vecchio", tiranno di Siracusa invitò Damocle (suo amico) a prendere il suo posto per fargli comprendere il peso della sua posizione. Un giorno, ad un banchetto, gli face trovare una spada sguainata sopra la testa legata solamente con un filo. Solo allora Damocle intuì lo stato di perenne preoccupazione in cui viveva il tiranno, suo amico (Dionisio). Chi deteneva il potere, infatti, era sempre in pericolo.
Aiutare, parlare a favore, prendere le difese di qualcuno.
I doveri dei cavalieri erano di difendere il sovrano, il proprio onore ma anche di protegere i più deboli. Quando succedeva scendevano in battaglia e il primo scontro era, in genere, quello delle lance.
Vedi anche "fare le parti con l'accetta". Spesso usato in senso figurato per riferirsi a pareri ed opinioni superficiali, affrettate.